“Tu devi provare assolutamente quella della Sora Maria!!!” L’imperativo categorico veniva rivolto al giovane immigrato nella città eterna da un collega, a cui era toccata la stessa sorte qualche anno prima. “Si, ma che è ‘sta grattachecca?!” “Una granita … con gli sciroppi di frutta”.
Ahimè quanto si sbagliava il collega conterroneo a bassissimi livelli di gourmesità: confondere grattachecca e granita … un errore da dilettanti. Roba da scatenare una guerra tra romani e catanesi, quindi chiariamo:
La grattachecca si ottiene grattando a neve un blocco di ghiaccio (detto checca in romanesco); al ghiaccio tritato si aggiungono sciroppi o succhi di frutta; la granita si ottiene invece mescolando prima la base con acqua e poi ghiacciando il tutto.
Fatto sta che da quella serata, lontana ormai nel tempo, la grattachecca ha la sua posizione di rilevo nella dieta capitolina del sottoscritto, cresciuto all’ombra del Vesuvio prima e della Madunina poi.
C’è da dire che Roma, ad Agosto è molto più affascinante – un po’ come tutte le grandi città che si svuotano. Avendo la fortuna di poter lavorare ad Agosto, magari avendo già consumato le proprie ferie a Giugno o Luglio, le serate ad alto tasso di eventi dell’estate romana, ben si prestano ad essere concluse con una grattachecca.
Eccola allora tutta l’offerta romanesca, condensata in una pratica google map che può sempre tornare utile – a patto di possedere uno smart-phone.
Visualizza Grattachecche romane in una mappa di dimensioni maggioriNe ho assaggiate tante, ma non vidirò qual è la più buona, cosa molto soggettiva. Certo, della Sora Maria e delle sue grattachecche magari avrete anche già sentito parlare, ma non disdegnerei la altre. In fondo basta poco per rinfrescarsi: ghiaccio tritato e sciroppo di frutta. Magari aggiungendo qualche pezzetto di frutta, un po’ di cocco ed un ciuffo di panna.
Si accettano suggerimenti per qualche chiosco “definitivo” non incluso nella mappa!